sabato 9 febbraio 2013

Film da vedere prima che qualcuno ci rovini il finale

Ovvero: Film meritevoli con finale a sorpresa presi di mira dai più agguerriti spoiler di tutto il mondo


Effettivamente dirvi che questi film contengono un finale a sorpresa (o comunque uno sviluppo di trama che lascia a bocca aperta...così vi confondo un po' le idee) è già di per sé un'anticipazione..tuttavia prima o poi lo sareste venuti a sapere dato che gli amici "guastafilm" si nascondono in ogni angolo.
Un ultimo piccolo consiglio prima di snocciolare la lista di film: non invitate un amico della suddetta categoria alla visione del film e non informatelo del vostro desiderio di vederlo, userà tutte le sue abilità più remote per impedirvi una soddisfacente fruizione!!



La lista si basa sui titoli citati nel testo della canzone di Caparezza Kevin Spacey: questi film vengono rigorosamente anticipati nella canzone, perciò non vi consiglio di ascoltarla prima di averli visti tutti (per altro, a mio avviso non è tra i singoli più riusciti del cantautore pugliese!)





Lista:

  1. Fight Club
  2. Shutter Island
  3. Il sesto senso
  4. L'esercito delle 12 scimmie
  5. The Others
  6. I soliti sospetti
  7. Seven
  8. Superman Returns
  9. Un perfetto criminale
  10. Saw - L'enigmista
  11. Il codice da Vinci
  12. The Blair Witch Project - Il mistero della strega di Blair
  13. Io & Marley
  14. Hachiko - Il tuo migliore amico
  15. The Jackal
  16. Profondo rosso
  17. Psyco
  18. Sid & Nancy
  19. American Beauty
  20. Guerre Stellari
  21. The Prestige
  22. The Game - Nessuna regola
  23. La moglie del soldato
  24. Armageddon - Giudizio finale
  25. La passione di Cristo
  26. Disturbia
  27. Il curioso caso di Benjamin Button

Di questi 27 film purtroppo ne ho visti solamente 8, e di questi posso dirvi che:
- Io & Marley (che mi ha lasciata abbastanza delusa), La passione di Cristo e Il curioso caso di Benjamin   Button non dovrebbero nemmeno essere in questa lista (beh, ovviamente Gesù muore, ops!)

-Shutter Island, Il sesto senso, Saw, Hachiko (spoilerato alla nascita da tutti i trailer e i programmi di cinema), American beauty, Guerre stellari e The Prestige rientrano perfettamente nella categoria (chi non ha un conoscente che ha tentato di rovinargli la visione di uno di questi blockbuster?). Escludendo Il sesto senso e Hachiko (che mi mancano, ahimè per il primo), vi consiglio CALOROSAMENTE di vedere gli altri menzionati!


Questa lista potrà essere "work in progress", ovvero pronta ad accogliere suggerimenti ed aggiornamenti!
Invito anche voi lettori a contribuire a questo lavoro, così da salvare la visione di film meritevoli ed originali prima che i "guastafilm" ci spifferino tutto! :)


Proseguimento della lista:

domenica 3 febbraio 2013

"Midnight in Paris" - Recensione Film Home Video

Chi non ha mai sognato di vivere nel passato, incontrare gli intellettuali degli anni '20 e magari far correggere le bozze del proprio romanzo alla talent-scout Gertrude Stein?



Questo film è rivolto a questi sognatori. Confesso di aver avuto qualche pregiudizio nei confronti di Midnight in Paris: il protagonista incontra, ogni sera a Mezzanotte, novello Cenerentolo nella Parigi degli anni '20, il più stimolante crogiuolo di intellettuali che si siano mai ritrovati nella storia ad abitare (ma direi anche vivere) la stessa città. Il mio timore era quello che questo film, oltre a questa bella e sognante idea non riuscisse ad offrire molto di più. E non credo di esserci andata lontana.
"Midnight in Paris" è un film piacevole, breve, che ruota intorno all'idea centrale del mito dell'età dell'oro: per il protagonista, Gil, l'epoca perfetta sono gli anni '20, il luogo Parigi. In barba al concetto di progresso. La stessa nostalgia prova anche Adriana (una donna degli anni '20 che si innamora del nostro Owen Wilson durante le sue visite notturne nel passato), ma per la Parigi della Belle époque (da fine '800 alla prima guerra mondiale); e si sarebbe potuto procedere ancora all'indietro con una serie di personaggi innamorati di epoche precedenti, e via così con le scatole cinesi, fino ad arrivare probabilmente all'età di Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre. Per fortuna Woody Allen si ferma, perché Gil risolve il suo problema. Potremmo citare il luogo comune "Si stava meglio quando si stava peggio" (EPURATO da ogni significato neofascista!), perché Gil in fondo lo ha sempre saputo che si stava davvero peggio nel passato: cerca di far ragionare Adriana sugli aspetti negativi della fine dell' '800 (condizioni igienico-sanitarie più precarie su tutti) rendendosi così conto che la soluzione alla sua insoddisfazione, alla sua nostalgia, non va risolta fuggendo nel passato, ma impegnandosi per costruirsi un futuro migliore.

Insomma, alla fine questo lavoro di Woody Allen, oltre a non contenere strani messaggi nascosti, come spesso mi sono ritrovata a cercare nei suoi film, ci offre persino una morale finale. Una morale di speranza. La trama è coerente, non ci sono colpi di scena, il protagonista non è nevrotico (come i vari ruoli di Woody Allen o i suoi alter-ego), ma un sognatore come molti di noi, impersonificato da un solare e pieno di stupore Owen Wilson (finalmente uscito da quei ruoli comici-superficiali in stile "2 single a nozze", questa interpretazione lo riscatta con successo). Ma questo film è davvero di Woody Allen??

Per fortuna emerge qualche elemento che ricorda la firma del maestro: il dettaglio per i particolari, le citazioni, i dialoghi brillanti a volte, surreali altre, e su tutti la concezione dei rapporti d'amore; Gil forse non è davvero convinto di voler stare con due donne contemporaneamente, ma ad essere messa in discussione non è l'idea, bensì sono quelle due donne specifiche: una troppo ancorata al passato, l'altra troppo al (proprio) presente.

Simpatica la caratterizzazione dei personaggi degli anni '20: tutti relativamente piatti (ad eccezione di Gertrude Stein) ma molto divertenti: da Picasso a Hemingway, ma soprattutto Salvador Dalì-Adrien Brody che ripete continuamente la parola "Rinoceronte"; più noioso Buñuel che quasi non si degna di rispondere. Qualcuno però informi Woody Allen che nella sua amata Europa, dove viene apprezzato molto più che in patria, quasi nessuno conosce (purtroppo) i Fitzgerald, la Stein e Cole Porter. Più infelice a mio parere la rappresentazione dei personaggi contemporanei: degli stereotipi, quasi macchiette, troppo piatti e prevedibili per il posto che dovrebbero occupare nella vicenda. Davanti al personaggio della guida turistica Carla Bruni eccessivamente prodiga di traduzioni davanti al primo straniero che passa non si sa poi se ridere o piangere.

In conclusione, un film a mio parere piacevole, l'amore per la città di Parigi e per la cultura degli anni '20 (e per la cultura in generale) emergono in modo evidente e tracciano un meraviglioso dipinto, che purtroppo si conclude in se stesso.

Voto: 7 1/2: per l'originalità della sognante sceneggiatura (Oscar alla miglior sceneggiatura originale 2012), per la freschezza di Owen Wilson, perché c'è la mia amata letteratura in questo film. Però c'è, ahimè, poco Woody Allen, e si sente dal sapore di dolce e concluso che questo film lascia in bocca.

Da vedere se: amate la cultura, gli anni '20, o semplicemente siete dei sognatori insoddisfatti che vogliono ritrovare la fiducia nel futuro.

Da non vedere se: ...A mio avviso è un film per tutti, dura solo 1,30 h, secondo me non ve ne pentirete. A meno che odiate le storie con poca azione e lieto fine assicurato, i riferimenti culturali o pensate di non essere abbastanza esperti (ma anche in questo caso, non preoccupatevi). Se non amate i film di Woody Allen, non aspettatevi di trovare il suo marchio evidente. Anche se, in effetti, da Woody Allen non si sa mai cosa aspettarsi.

Curiosità: Non aspettatevi di trovare riferimenti a Van Gogh, pur citato nella locandina del film.